Gio M'ariposi

Appunti di navigazione astronomica

Perchè imparare a fare un punto nave con le stelle nell’era dei satelliti e del gps sul cellulare?
Proverei a rispondere con un altra domanda: perchè imparare ad andare a vela, a giocare a scacchi o a far l’uncinetto? Immagino per diletto, perché ci piace, perché impariamo a far qualcosa con le nostre mani, a pensare, a rapportarci con gli elementi e a condividere qualcosa con gli altri.

Al di là dei calcoli che si rendono alla fine necessari per stimare la nostra posizione, navigare astronomicamente significa alzare gli occhi in alto, sentire come ci stiamo muovendo nello spazio, dove sta il Sole ora, perché la costellazione di Orione, che qualche settimana fa alla stessa ora era lì, ora è invece là.
Dopo poche ore passate col naso all’insù risulta alla fine facile comprendere come l’abilità dimostrata da pescatori e navigatori del passato, di orientarsi senza bussola o altri strumenti, non sia stata poi così eccezionale. Se anche noi avessimo passato gli anni della nostra infanzia e gioventù in barca, ad accompagnare nostro padre a pesca o a trasportare merci da un’isola all’altra o sulla terraferma, ogni sera col naso rivolto al cielo, credo avremmo interiorizzato date, ore e movimenti della sfera celeste; ed avremmo seguito senza indugio il moto di una stella per arrivare a destinazione.